Jerome Bel LAURA PANTE - foto di Daniele Fona
Oliviero Ponte Di Pino e Giulia Alonzo
Grandmother - Francesca Foscarini - foto di Sara Wiktorowicz
Trucioli - Gli Omini - foto di Stefano di Ciecio
Josefine - Bartolini / Baronio - foto di Margherita Masè
Il Flaco Scivola
sabato 06 agosto 2022
Azienda Bio Vio - Regione Massaretti 19 Albenga
ore 17 danza
Jerome Bel LAURA PANTE
1^ regionale
concept Jérôme Bel di e con Laura Pante assistente Chiara Gallerani consulenza artistica e direzione esecutiva Rebecca Lasselin direttore di produzione Sandro Grando
con estratti da coreografie di Cristina Rizzo, Xavier LeRoy e Scarlet Yu, Silvia Costa suono di Lorenzo Tomio musiche originali Guglielmo Bottin, Beatrice Goldoni una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con l’Institut français Italia e Fondazione Nuovi Mecenati il lavoro di Jérôme Bel è sostenuto da Direction régionale des affaires culturelles d’Ile-de-France, Ministero della Cultura–Francia
Frutto di un esperimento nato dalla volontà del coreografo e regista francese Jérôme Bel di impattare il meno possibile sull’ambiente, rinunciando già da anni a spostarsi da Parigi e costruendo le sue performance via Skype, Laura Pante è un “inventario di danze” pensato
per la stessa performer, co-autrice dell’opera artistica.
La danza si fa racconto, corpo e parola, mette in luce percorsi e esperienze della sua biografia personale e artistica e sottolinea il ruolo determinante dell’interprete nel processo creativo.
“Un anno fa per motivi di sostenibilità ambientale, io e i miei collaboratori abbiamo smesso di prendere l’aereo. Invece che viaggiare, ho iniziato a contemplare nuove pratiche coreografiche, come il riallestimento di due produzioni della compagnia, The Show Must Go On e Gala, con cast e assistenti tutti scelti a livello locale. Desideravo continuare su questa strada e iniziare a scrivere partiture di danza per solisti che fossero di per sé eloquenti, in modo da non dover incontrare direttamente gli interpreti. E poi, mentre stavo creando le partiture, il Coronavirus ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo, con grande rapidità. Questo progetto è diventato allora ancora più urgente e necessario, proprio mentre i teatri di tutto il mondo chiudevano, uno dopo l’altro.
Inviato lo scorso maggio dal CSS, ho realizzato un esperimento coreografico a distanza con e per la danzatrice italiana Laura Pante”
L’Ortofrutticola - Regione Massaretti 30/1 Albenga
ore 18,30 presentazione libro
IN GIRO PER FESTIVAL - Guida nomade agli eventi culturali
conversazione con Oliviero Ponte Di Pino e Giulia Alonzo
L’Italia è un grande palcoscenico: “In giro per festival”, curata da Oliviero Ponte di Pino e Giulia Alonzo dell’associazione culturale TrovaFestival, per Altreconomia edizioni, è una vera e propria mappa che racconta oltre 300 festival, eventi di pensiero, filosofia, letteratura, musica, teatro, cinema, arti di strada, ambiente e molto altro.
ore 19,30 danza
personale Francesca Foscarini
GRANDMOTHER
1^ regionale
premio Equilibrio per l’interprete 2013 idea e regia Sara Wiktorowicz creato con la performer Francesca Foscarini disegno luci e rielaborazioni musicali Sara Wiktorowicz cura della tecnica Maria Virzì organizzazione e residenza Arti e Spettacolo L’Aquila, Teatro Nobelperlapace di San Demetrio (AQ) con il supporto dell’Associazione Culturale VAN
Un corpo che lascia andare il passato,
che vive qui ed ora, l’urgenza del presente,
che non sa che cosa accadrà l’istante successivo.
Lo muove il ritmo del respiro, del ricordo, della luce che invade il buio.
ore 20 teatro
Gli Omini
TRUCIOLI
un progetto de Gli Omini drammaturgia Giulia Zacchini con Francesco Rotelli e Luca Zacchini
prodotto da Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Gli Omini
Solo ultimamente abbiamo cominciato a capire il ruolo che ci eravamo scelti nel mondo: essere gli stranieri, sconosciuti che passano e ascoltano, privi di giudizio, senza schemi e sciolti da ogni legame. Con questo ruolo, tra il santone e il barbone, abbiamo raccolto in giro per l’Italia centinaia e centinaia di pagine, di parole raccolte per strada. Un’enciclopedia d’incontri casuali, di racconti assurdamente reali, di lingue inconsuete. Trucioli, scarti, frammenti sparsi, pezzetti leggeri che quando volano, lasciano polvere al proprio passaggio. Coi trucioli si accende il fuoco, si fa la carta, ci si pulisce il vomito. Anche se sembrano cose da niente, i trucioli non vanno dispersi, ma raccolti per poter essere riutilizzati.
Trucioli. Minuscole scene di minuscoli personaggi, per ricostruire un’Italietta in miniatura, tutta abitata dai più piccoli. Due attori e una valanga di voci, storie, caratteri, in uno spazio che è una casa, una strada, un’intera città. Da qui passa chi spera solo che non tuoni e chi costruisce un deltaplano per andare sulla luna. Un girotondo di gente che si riconosce e che sorprende. Per sentirsi tutti insieme e meno soli. Per ridere. Per riscaldarsi e sporcarsi sotto una cascata di trucioli.
Azienda Bio Vio - Regione Massaretti 19 Albenga
ore 21,15 Aperitivoquasicena
L’Ortofrutticola - Regione Massaretti 30/1 Albenga
ore 22,30 teatro
personale Bartolini/Baronio
JOSEFINE
1^ regionale
un progetto di e con Michele Baronio e Tamara Bartolini luce Gianni Staropoli suono Michele Boreggi tecnica e regia video Marco D’Amelio costumi e collaborazione alla scena Marta Montevecchi collaborazione al progetto Margherita Masè e Francesco Raparelli produzione 369gradi e Bartolini/Baronio in collaborazione con Teatri di Vetro, Teatro del Lido di Ostia con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello - CapoTrave/Kilowatt Sanse-polcro), Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura, Carrozzerie n.o.t, Residenza artistica Centro Jobel
Il canto di Josefine – protagonista del racconto di Franz Kafka Josefine, la cantante o il popolo dei topi – evoca un popolo che, in un tempo di estasi e grazia, dimentica sé stesso e si raccoglie attorno all’artista, alla gioia infantile del gioco. Nello spazio scenico il suo canto attraversa dimensioni temporali storiche e biografiche, diventa parte di noi, risuona e rigenera. Il corpo è in ascolto della sua frequenza e diventa archivio di immagini collettive in cui la figura di Josefine sembra moltiplicarsi in storie di corpi martirizzati dagli effetti della crisi etica, esistenziale, economica, sociale del presente. In quelle voci ritroviamo le sensibilità di gesti che sembravano impossibili, ma che hanno spostato la percezione collettiva e hanno fatto compiere un salto atletico alla storia. Josefine prende quei gesti e li fa diventare segno, ripercorre le nostre biografie e quelle delle persone che abbiamo incontrato, crea un controcanto della storia umana con quel fischio flebile in cui «c’è qualcosa della nostra felicità perduta». Sulla scena resta il corpo dell’attore a contenere tutte
queste voci, il corpo che non può fare a meno di cantare.
ore 23,30 dj set
Il Flaco Scivola
Nato nel ponente della costa ligure e cresciuto tra il suo mare e Milano. La sua musica è lo specchio di una giovane generazione amante dell’house che guarda al futuro ma con una grande attenzione alle radici. L’animo eclettico lo distingue nelle sue produzioni, scivolando abilmente da un genere all’altro. Ha pubblicato con TBX records, giovane label con sede a Barcellona che si fa notare per le molteplici connessioni di artisti sparsi in tutto il mondo